Dopo una settimana di assenza, posso finalmente tirare un po’ il fiato.
Sono stati giorni intensi, questi.
Pochi giorni dopo gli avvenimenti narrati nell’ultimo post, io ed Ekatherine siamo stati protagonisti di un altro intervento di soccorso a dir poco memorabile, ma non mi sembra questo il momento per raccontarlo. Forse lo farò più avanti.
Sabato mattina sveglia ad un orario improponibile e partenza per il Meeting del Soccorritore, a Cles (Val di Non, Trento), sempre in compagnia di Eka e di qualche altro eletto. Due giorni lontani da tutto e da tutti, a dedicarci alle nostre stronzate e a quelle degli altri.
Sì, perché ne abbiamo viste veramente delle belle.
In particolare, non sognatevi nemmeno di andare a sciare dalle parti di Canazei: se per sfortuna vostra doveste cadere e rompervi qualcosa, state pur sicuri che i soccorritori che vi verrebbero a prendere vi ridurrebbero come minimo in sedia a rotelle. Li abbiamo visti compiere – per fortuna su un intervento simulato – delle peripezie degne di una denuncia per omicidio volontario!
Il Meeting del Soccorritore consiste in una serie di gare costituite da interventi di soccorso simulati che devono essere svolti al meglio dalle squadre partecipanti. Una commissione assegna un punteggio per ogni particolare delle manovre di soccorso, e alla fine viene stillata una classifica.
Viste alcune scene alle quali abbiamo assistito, l’anno prossimo parteciperemo pure noi, con una nostra ambulanza, e sicuramente non ci classificheremo troppo male… ho visto cose che mi hanno fatto sentire orgoglioso di far parte dell’Assistenza Volontaria di Collecchio, e non di altre associazioni!
Tornati dalla due giorni di montagna (solo due giorni, ma son successe talmente tante cose che non basterebbe un blog per descriverle), subito sotto con la Pubblica: ieri sera i nostri alunni hanno sostenuto l’esame del corso (che, se dio vuole, è finito!), e io ed Eka abbiamo dovuto prestare servizio di vigilanza per evitare che copiassero come masterizzatori. Ma devo dire che sono stati abbastanza buoni, e anche i risultati sono stati più che soddisfacenti. Nessun bocciato, anche se un paio sono stati rimandati all’orale con uno dei nostri dottori…
Poi, oggi pomeriggio, un esame all’università. Esito incerto, così così, ma dovrei aver preso la sufficienza che mi consentirebbe di togliere un’unità al countdown per la laurea…
Scusate se questo post fa schifo e non ha senso. Capitemi: mi sentivo in colpa per non aver scritto nulla da troppo tempo (e tra l’altro ho trascurato TUTTI i blog che solitamente frequento, e vi chiedo scusa), e allo stesso tempo non riuscivo a trovare un’ispirazione decente. Così ho deciso di limitarmi a scrivere qualcosa che vi facesse solo vedere che sono ancora qui, che – nonostante tutto – tengo botta.