Archive for gennaio, 2004


Bellissimo!

Bellissimo!

Ieri sera mi sono visto parte delle Jene.
L’intervista a don Baget Bozzo è stata a dir poco raccapricciante.
Mi chiedo ancora come sia possibile che gente del genere sia ancora in circolazione, e che gente come Berlusconi se ne serva per far leva sulla stupidità e l’ignoranza del popolo di Forza Italia.
Don Bozzo: “Dio mi ha parlato, e mi ha detto di combattere il centro-sinistra, anticipandomi, negli anni ’60, posizioni poi riassunte da Forza Italia”.
Insomma un veggente.
Non solo: ispirato direttamente da Dio!
Alla Jena che l’ha intervistato, don Bozzo ha raccontato che Dio gli ha parlato al cinema, mentre guardava un film western. Gli ha parlato così: “svegliati, fonda un partito e combatti la sinistra!”.


C’è bisogno di commentare?

Ah, per la precision…

Ah, per la precisione, un’attenta analisi delle chiavi di ricerca che hanno spinto Google & c. a indirizzare qualche povero e sperduto net surfer su queste pagine, ho appurato che parecchia gente è finita qui cercando notizie del mitico e sempre entusiasmante Roberto Scarpini, o dell’antico e misterioso gioco del Burraco.
Poi sembra anche esserci qualcuno interessato ai film (Mona Lisa smile), o al ristorante giapponese del Barilla Center, o alle canzoni dei Modena…

Che dire? Il mio Nokia 3650 mi ha lasciato di nuovo a piedi.
Berlusconi, invece di occuparsi dei casini in cui è piombata l’Italia in questi tempi di crack economici, si va a far liftare (ma porca puttana, ma dove si è mai visto un presidente del consiglio che tiene più a quella faccia di cazzo che si ritrova, piuttosto che agli avvenimenti socio-economici del proprio paese?).
E poi quando torna comincia a sparare stronzate sull’euro.
E la sinistra è formata da un branco di cialtroni, e io, che mi sento moralmente obbligato a votare sinistra, non so piùù dove sbattere la testa.
Auspico veramente un ritorno di Prodi. Almeno lui è un vero politico, e soprattutto un vero economista.

Oggi vorrei recensir…

Oggi vorrei recensire un film: “Abandon – Misteriosi omicidi”.
Bene, se non sapete cosa fare, evitate accuratamente detto film.
Non ha storia, e non ha finale.
Decisamente brutto.
E poi vince il cattivo.
Che non è che sia cattivo, è solo pazzo.

Stamattina, aprendo …

Stamattina, aprendo la finestra per chiudere le imposte, prima di uscire di casa, ho trovato un cardellino morto sul davanzale.
Era carino, poveretto…

Ieri sono stato (con…

Ieri sono stato (con Eka e Neko) al funerale del padre di uno dei miei amici più cari.


La nostra, se volete, è un’amicizia piuttosto atipica, visto che io ho 21 anni, mentre lui ne ha una sessantina (quanti, di preciso, non lo so).
E’ una persona ben strana, e appunto per questo straordinaria, nel senso più letterale del termine.
L’ho conosciuto ormai un anno e mezzo fa, è uno dei “vecchi” della Pubblica, ed è in turno tutte le mattine. Uno stakanovista. Molto in gamba, ottimo insegnante. Gli addestramenti con lui (e ne ho fatti tanti!) sono stati tra i più proficui.
E poi ha una dote: sa cucinare parecchio bene. E mi ha insegnato l’arte. Sapete, non è facile cucinare per dieci-quindici persone alla volta, e tra l’altro sempre con la paura che ti chiamino per un’emergenza quando hai già la pentola sul fuoco… Eppure le sue alchimie con i sughi pronti e ingredienti “buttati su” sul momento, sono una scoperta continua di nuovi gusti e nuovi sapori.
Mauro è strano per tanti motivi. Ha lavorato all’Enel per un sacco di tempo, come tecnico. Non credo che abbia un’istruzione molto avanzata (probabilmente avrà fatto le medie, o al massimo qualche istituto professionale), però ti accorgi che, quando parla, raramente dice fesserie. E quando non sei d’accordo, non si inalbera: sta ad ascoltarti, ed è sempre disponibile al confronto.
Forse è un po’ permaloso, e un po’ pignolo; e questo è il suo difetto più evidente. Una volta che gliel’ho detto, scherzando, è arrossito, e ha cominciato a dire che non era vero, ma un po’ c’è rimasto male. E così non ne ho più accennato.
Mauro ha senz’altro molte cose da insegnare, data la sua lunga esperienza, in tanti campi: dal soccorso, nostro lavoro in Pubblica, alla cucina, alla politica… E forse il suo atteggiamento a qualcuno non piace: a volte sembra che sia un po’ presuntuoso, sul tipo “so tutto io…”. Ma poi, quando lo conosci bene, ti accorgi che in realtà è sempre disponibile ad ascoltare le tue ragioni e i tuoi consigli. Magari in modo un po’ burbero. Però puoi star sicuro che non si scorda di ciò che di buono apprende dagli altri.
Certo, devi saperlo prendere. Se ci vai a muso duro, proprio perché è un po’ permaloso, difficilmente sarai in grado di apprezzarlo e di farti apprezzare. Ma se ti mostri interessato e aperto, allora stai sicuro che andrete d’amore e d’accordo.
In queste ultime due settimane non è mai venuto, in turno: doveva accudire suo padre, che si era improvvisamente aggravato. Poi domenica sera mi ha chiamato, per darmi la brutta notizia della morte di suo padre. Non so se l’abbia presa come una liberazione da una lunga malattia che l’aveva fatto soffrire tanto, o come la perdita di una persona a cui era affezionatissimo: il suo carattere abbastanza riservato mi ha impedito di capirlo. Però ho capito che era rimasto molto commosso dal fatto che ci fossimo anche noi, al funerale, in mezzo a tanti anziani, che ci guardavano con aria abbastanza interrogativa. E quando siamo andati a salutarlo, e a portargli le nostre condoglianze, ho letto la sorpresa (sicuramente positiva) nei suoi occhi stanchi. E quando gli ho stretto la mano, me l’ha tenuta a lungo, per farmi capire quanto gli facesse piacere che fossimo lì con lui in quel momento…
Mi dispiace, Mauro, davvero. Spero che il tuo dolore possa passare alla svelta, e che ti resti il ricordo di tuo padre, com’era e come me lo descrivevi quando stava bene. E spero che presto potremo ricominciare a parlare di politica e di restauro di mobili, in Pubblica, e prenderci ancora una volta i rimproveri di Pietro (il medico) che dice che il sugo non è abbastanza piccante…

Pink Floyd – Lost for words


I was spending my time in the doldrums
I was caught in the cauldron of hate
I felt persecuted and paralyzed
I thought that everything else would just wait
While you are wasting your time on your enemies
Engulfed in a fever of spite
Beyond your tunnel vision reality fades
Like shadows into the night


To martyr yourself to caution
Is not going to help at all
Because there’ll be no safety in numbers
When the Right One walks out of the door


Can you see your eyes blighted by darkness?
Is it true you beat your fists on the floor?
Stuck in a world of isolation
While ivy grows over the door


So I open my door to my enemies
And I ask could we wipe the slate clean
But they tell me to please go fuck myself
You know you just can’t win

Ultimamente – grazie…

Ultimamente – grazie ai miei carissimi amici, che per Natale hanno veramente saputo cogliere i regali giusti – mi sono trovato a dover fronteggiare una serie quasi infinita di libri meravigliosi. Se potessi, vivrei solo di libri. Per ora ne ho letti solo un paio, e mi sento di consigliarveli entrambi:
Douglas Coupland – “Generazione X” (regalo di Eka): libro abbastanza atipico e molto coinvolgente, sulla generazione dei trentenni americani degli anni ’90. Avventure mozzafiato, e tanta riflessione introspettiva proposta in un modo molto simpatico e accattivante . Voto: 10.
Giorgio Faletti – “Io uccido” (regalo di TheZar): mattone giallo/rosso (cioè, è un giallo, ma la copertina è rossa di sangue) di quasi 700 pagine, in cui un assassino senza volto e senza nome si diverte ad asportare la faccia delle sue vittime. A volte però l’assassino è quasi più simpatico delle sue vittime… Comunque il libro è scritto veramente molto bene, e la suspence è assicurata in maniera eccelsa (beh, lo so, l’assassino non è poi così difficile da individuare, e qualche sospetto m’è venuto fin dalle prime 100-150 pagine, però era un sospetto molto velato!). L’unica nota negativa è l’eccessivo gusto del macabro che in alcuni passi spunta fuori, quasi che Faletti fosse addirittura più maniaco dei maniaci che dipinge . Voto: 9,5.


Il prossimo della serie sarà Beppe Severgnini – “Manuale dell’imperfetto sportivo” (regalo del Bilo). A presto la recensione.
Ora vado a finire Faletti, che anche se so già chi è l’assassino, voglio sapere che fine farà .

In attesa che sia an…

In attesa che sia ancora mattina (e sarò, ancora una volta, in turno, spero in addestramento… e prima o poi mi abiliteranno!), mi chiedo cosa ci faccio ancora qui, davanti allo schermo del PC, invece di essere sotto uno spesso strato di coperte e piumoni a godermi il meritato riposo…
Ieri ho fatto quel dannato compito di elettrotecnica, penso che mi sia andato abbastanza bene, anche se è meglio dirlo piano.
In più, spero di aver fatto qualche passo avanti per la risoluzione di problemi che, ultimamente, mi stavano pesando forse molto più del dovuto.
E questo mi sta ridando un po’ di fiducia nel genere umano.
A tutti i miei amici: grazie di esistere.