Ieri, in una via di Roma, qualcuno ha incendiato una lapide e una corona di fiori.
La lapide ricordava l’assassinio di Valerio Verbano, ragazzo di diciott’anni, militante di Autonomia Operaia, ucciso, ventisette anni fa, da un commando dei Nuclei Armati Rivoluzionari, un gruppo terroristico di ispirazione neofascista, attivo dal 1977 al 1981. Verbano fu atteso in casa dai terroristi, che avevano legato ed immobilizzato i suoi genitori, mentre tornava da scuola, ed ucciso con un colpo di pistola alla nuca.
A distanza di quasi trent’anni, qualcuno ha compiuto un gesto che non esiterei a definire una vigliaccata. Dopo averlo ucciso, anche l’insulto della memoria.
Voci ferme e decise, di dsdegno, si alzano da vari esponenti della sinistra: il sindaco di Roma, il presidente della Provincia, il presidente della Regione Lazio.
Bene, supponiamo per un istante che, anziché la lapide di un ragazzo di sinistra, fosse stata bruciata la tomba di un ragazzo di destra. Sarebbe stato un abominio identico, un gesto ugualmente ignobile e vigliacco, e la mia condanna sarebbe stata ugualmente sdegnata. E vari episodi di cronaca recente mi suggeriscono che tutto il mondo politico, di destra e di sinistra, avrebbe preso le distanze.
E allora mi spiegate perché invece, in questo caso, la destra tace?
Qui potete verificare se quanto dico è vero:
– Repubblica
– Corriere
Per rispondere al titolo del tuo post…vigliacchi e faziosi i politici che sono rimasti muti davanti a tutto questo.
è ovvio, perché lì si nasconde anche qualche mandante…guarda che storace, per dire, è un fascista vero, alla squadrista, altro che balle!
E forse si preferisce non sollevare pietre che nascondono verminai che da anni, Alleanza nazionale cerca di nascondere, barcamenandosi per non perdere l’elettorato storico, anche cercando di crearsene anche uno nuovo, dopo un restyling della facciata. come se bastasse cambiare un nome: cominciassero ad espellere certi soggettini che fanno apertamente apologia del passato regime fascista, tipo le comemorazoni pubbliche, con tanto di corone etc, a Predappio, per esempio, se davvero c’è stata una svolta storica, ma poi con chi si ritrovano, come elettori?
e di tutte le altre schifezze eversive (che qui paiono, vedo spesso anche i giornalisti) dimenticare la essenziale differenza di significato fra sovversione ed eversione, l’eversione dicevo di 30 anni fa, quando la destra cercava di riprendere il potere dell’Italia repubblicana, e chi lo ricorda, chi lo condanna? a momenti neppure si fa più menzione della strage di piazza Fontana, per dire, i cui responsabili, di destra, sono belli tranquilli e liberi, e si sa di alcuni pure dove (uno addirittura gestisce un negozio)e ai famigliari delle vittime è toccata pure la beffa di pagare le spese processuali sino all’appello, che appunto ha smontato la prima sentenza.
Quello che a me personalmente turba, dato che quegli anni, anche se un po’ di striscio, li ho vissuti, e tranquillamente ho avuto amici in Autonomia Operaia, Lotta Continua, FGCI (che ancora esisteva coi sui famigerati CUB – comitati unitari di base, che mi ricordavano tanto le sedute di autocoscienza di Ecce Bombo!)
😀
partito leninista-trozkijsta, anarchici (simapaticissimi, in genere), e penso a quel che successe, e vedo solo ragazzi, magari un po’ più grandi, ma assolutamente come me, anche se su certe cose ci scazzavamo, ma con uno stesso sogno di un mondo più giusto per il quale lavorare, ancehs e magari c’erano disaccordi sul metodo. Pochi giorni fa hanno fatto vedere in Tv una delle foto più emblematiche di quegli anni: un extraparlmentare, poi imputato di omicidio, fermo da solo in mezzo alla strada, bavaglio a coprire il viso, che frontegggia in uno scontro a fuoco la polizia. E io penso: queste persone erano accanto a me, al liceo, all’università ( a pd insegnava ancora Toni Negri a scienze politche) eppure non erano mostri, non sono mai riuscita a vederli come mostri…
Per la mia genrazione uesta è una ferita che rimarrà per sempre, credo.
vdo come mostri, al contrario Ghezzi, Izzo e Guido resposabili del massacro del Circeo, tutti ben introdotti nell’ambiente della destra. E Giunio Borghese, ne vogliamo parlare?
Credo quindi che la tua domanda sia assolutamente legittima, e che meriterebbe una risposta dagli esponenti politici che citi, dato che , caso mai se lo fossero dimenticato, il politico dovrebbe essere il servo del popolo, non il suo despota, come sempre più spesso accade, e a furia di sondagi del menga: siao in testa di dieci punti noi! siamo in crescita, il governo si dimetta! (mannheimer lo conosco benino…. )
sono convinti di sapere solo loro ciò che passa per la tesat degli italiani… magari, a tirargli un sanpietrino, come usava in altri tempi, gli si si crea spazio nuovo per qualche idea nuova…chissà…
chi vive sperando, muore cantando, si dice, che fra tanti tipi di morte, probabilmente non è neppure la peggiore.