… e se l’amore che avevo
non sa più il mio nome
come i treni a vapore
di stazione in stazione
e di porta in porta
e di pioggia in pioggia
e di dolore in dolore
il dolore passerà…
Purtroppo un pezzo piuttosto importante della mia vita se n’è andato, e in modo molto doloroso.
Non so se avrò molta voglia di aggiornare il blog, in questi giorni. Perdonatemi, ma ho bisogno di pensare un po’ a me stesso.
Posso capire, credo, e proprio per questo mi dispiace davvero tanto, qualsiasi sia il tuo dolore. Le parole non servono a granché, in certi momenti, ma per quel che vale, un pensiero molto caldo e partecipe e un abbraccio. Ti aspetto.
f.
Spero di non aver capito… in ogni caso, ti abbraccio, e saluto.
G.
guarda avanti.
Ora è il momento brutto purtroppo. Ci si deve passare e starci male è normale, giusto se la si vuole superare. Ma come dice Zar, guardare avanti ti da la forza di farlo.
Ci sono passato anche io.
Ti sono solidale
un piccolo saluto, senza essere invadente… come va?
Mah, guardate… il giorno dopo avevo già “smaltito” tutto. Più che altro per il modo in cui tutto è avvenuto. Una “storia” che finisce alla prima difficoltà dimostra solo una cosa: probabilmente non mi meritava.
comunque un abbraccio
f.
fai benissimo a pensarla così.
esattamente come è arrivato se ne è andato.
meglio per te, no? P.
e poi diciamocelo:le canzoni cantate dalla mannoia hanno dei testi belllissimi, ma lei le trasforme in lagne tutte uguali. Insomma…
ops arrivo un po’ tardi. tutti quelli che hanno scritto prima di me hanno già espresso quel che mi viene in mente di dirti.
non posso far altro che ripeterlo anch’io in modo che il coro sia più numeroso e convinvente… ma leggo che dici di aver già “smaltito”, quindi tutto a posto.
e poi, diamine, ora è luglio, inizia l’estate: vai al mare ed in giro alla sera.. vedrai che qualcun altro – se vuoi – lo trovi.
ciao
convinvente=convincente
Parda: penso che bloccherò il tuo account da qualunque tipo di accesso a questo blog, visto che hai osato parlar male di Fiorella. In questo periodo non ascolto altro, e mi piace davvero tantissimo!!! Potrei chiudere un occhio perché sei te, però… occhio a non ripeterti 😀
Udiopz: già, se avessi le ferie andrei volentieri al mare, ma sono in servizio civile fino alla fine di Agosto. Per lo meno a settembre parto per la Spagna, e lì staremo a vedere che accadrà 😉
va bene, la mannoia è bravissima…
perdonata?
😉
seriamente, piace anche a me, e ha dei testi meravigliosi, soprattutto in certi momenti un po’ flosci della vita, però trovo che se riuscisse a “colorare” di più le sue interpretazione sarebbe splendida.
Guarda, per me è una delle interpreti migliori (forse la migliore) del panorama musicale italiano. Ho sentito diverse canzoni nella doppia versione, sua e dell’autore originale, e spesso quelle cantate da lei sono anni luce migliori. E’ il caso di “Sally” di Vasco Rossi (che cantata da lei commuove), o di “Boogie” di Paolo Conte (bella anche nell’originale, ma fatta dalla Mannoia guadagna molto), o “Metti in circolo il tuo amore” di Ligabue. E anche canzoni come “I treni a vapore” o “Quello che le donne non dicono” secondo me non potrebbero essere cantate meglio…
Poi, è chiaro, de gustibus… Però, per esempio, tra la Mannoia e Mina, preferisco decisamente la prima, anche per la capacità che ha di scegliersi gli autori…
ehm… non è che gli autori di Mina fossero poi così scaciosi: tra gli altri c’erano Mogol, Battisti, Paoli.. 🙂 insomma non gli ultimi venuti. E tra l’altro furono autori di canzoni rimaste nella memoria musicale italiana: di Gino Paoli c’è “Il cielo in una stanza”, mentre di Battisti/Mogol ci sono almeno “Insieme” (che a me piace da morire) e “Amor mio” (e di sicuro ce ne stanno altre).
cmq, anche a me piace molto Mannoia. più di tutte mi piace “quello che le donne non dicono”, che infatti citi pure te.
infine vorrei aggiungere a loro due la grande mia martini. ah mia…
Mogol è un autore che ho sempre amato tantissimo. Anche Battisti l’ho sempre stimato Avevano però entrambi un “problema” (io lo vedo come tale, ma mi rendo conto che è del tutto opinabile): facevano per lo più canzonette. Le canzoni che sceglie la Mannoia sono – spesso ma non sempre – decisamente più impegnate, o di uno spessore decisamente più elevato. Non dal punto di vista artistico (in fondo Mina ha un’estensione vocale molto più ampia), ma dal punto di vista del significato. E’ per questo che amo più la Mannoia di Mina.
Quanto a Mia Martini, ammetto tutta la mia ignoranza… ma prometto di rimediare quanto prima!
Allora, devi sapere che mio suocero è stato produttore musicale per molti anni (es. de andré) e la martini la definisce solo l’innominabile, perché, come forse saprai, l’ambiente arrtistico è superstizioso come nessuno, e a lei avevano appiccicato questa nomea di iellatrice, che probabilmente ha anche contribuito a partarla alla disperazione, nonostante una voce bellissima.
la canzoni di conte, che ho anche avuto la fortuna di sentire dal vivo in un concerto privato, secondo me meglio di lui non le sa cantare nessuno (o forse stonare, ma quella voce è parte della magia)
Poi è davvero questione di gusti: prendi la Casale, che per lungo tempo ha fatto la vocalist, ed era un’ottima insegnante di canto, eppure io trovo che la sua voce sia perfetta, ma tutta tecnica, gelida, priva di anima… non per niente adatta al cool jazz, per esempio. Allora mi ascolto più volentieri un falsetto del suo vecchio moroso fortis, o la voce rasposa di conte.
la Mannoia, ecco, la mannoia ha il marchio di fabbrica, non so che farci ma a me sembrano cantate tutte uguali… e vabbè, mica si può essere d’accordo con tutti.
😉
ciao
pit, ti auguro ogni bene e quella serenità alla qualle tutti avrebbero diritto. Fregatene degli stupidi e vai avanti per la tua strada.
adieu
…